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Storia di Valfabbrica |

La cittadina di Valfabbrica è posta alle pendici del Monte delle Croci, ad un'altitudine di 288 m. sul livello del mare, e sorge proprio sulla riva sinistra del fiume Chiascio. Centro tradizionalmente agricolo, negli ultimi anni Valfabbrica ha sviluppato particolarmente il settore industriale. Le industrie sono dislocate, per la maggior parte, lungo la S.S. 318, che collega le città di Perugia e Gualdo Tadino. L'antico Castello medievale conserva ancora le belle mura duecentesche, ristrutturate alla fine del 1600. Dell'antica struttura rimane anche un possente torrione che, in origine, era la porta del Castello. Una seconda torre venne aggiunta alla fine del 1800 per assumere le funzioni di torre campanaria. All'interno del Castello è ancora possibile ammirare la Chiesa di San Sebastiano, un tempo Oratorio, ristrutturata all'interno nel XVI secolo. Fuori del Castello, lungo Via S. Benedetto, si trova la Chiesina della Madonna di Foce, realizzata tra il 1634 ed il 1636. La facciata è decorata con un ampio rosone in terracotta; all'interno, sopra l'altare, è posta una tela raffigurante una Madonna col Bambino e Angeli. Lungo la strada principale s'incontra la moderna Chiesa Parrocchiale di S.M. Assunta, edificata nel 1960 su disegno dell'architetto Primo Saccardi. Sulla facciata c'è un rilievo a tutto tondo della Vergine Assunta tra quattro Angeli, mentre, all'interno, si possono ammirare delle splendide vetrate policrome e delle tele attribuite ai pittori Stefano Amedei e Benedetto Bandiera. Nel transetto destro sono invece collocati due altari, con relative pale, raffiguranti Il Male ed il Bene del pittore locale Ennio Boccacci. Dietro l'altare maggiore è posto un altorilievo dell'Ultima Cena, completamente in ceramica, sormontato da un crocefisso dello stesso stile. Uscendo dalla Chiesa e proseguendo verso il cimitero, si arriva all'antica Abbazia Benedettina di S.M. Assunta, ora trasformata in abitazione civile. Della primitiva struttura rimane solo la Chiesa, che al suo interno conserva uno splendido affresco, unico esempio in Umbria di Scuola Cimabuesca. Nei pressi dell'abside, all'interno di una nicchia trilobata, sostenuta da due colonne medievali, si trova la Maestà tra Santi e Angeli, un'opera datata primi del '300. Ad un chilometro e mezzo dal centro abitato, sulla riva sinistra del Chiascio, si trova la Chiesa della Madonna del Chiascio, dove un tempo era conservata una tela oggetto di gran venerazione da parte degli abitanti di Valfabbrica.
Del territorio comunale di Valfabbrica fa parte anche il ben noto Castello di Casacastalda, piccolo paesino fondato intorno all'anno 1000 dagli Umbri. Nel 763 a.C., sulle rovine di un primitivo insediamento, Ernero Castaldo, un longobardo discendente da Totila, vi costruì un Castello (da qui il nome "Casa del Castaldo"). Durante il periodo dell'invasione di Federico Barbarossa, Casacastalda passò sotto il controllo di Valfabbrica. Continui avvicendamenti al potere portarono Casacastalda alle dipendenze di Perugia, dello Stato della Chiesa e del Duca di Orvieto, tutti centri di potere interessati alla posizione geografica del paese, situato a confine tra Perugia e Assisi. Nel 1528, per ordine della città di Perugia, il Castello fu proclamato Comune e, dopo la sconfitta subita nel 1798 dalle truppe francesi, Casacastalda entrò a far parte della Repubblica Romana come cantone di Gualdo Tadino. Alla caduta di Napoleone, nel 1814, il Castello tornò alle strette dipendenze di Perugia, che lo assegnò definitivamente al territorio comunale di Valfabbrica. Il piccolo paesino si trova al centro del triangolo composto dalle città di Assisi, Perugia e Gubbio, proprio a ridosso dell'Appennino Umbro-Marchigiano.
Il centro storico, delimitato dalle antiche mura di cinta, sorge nello stesso punto in cui, nel 1433, i Perugini costruirono l'omonimo Castello. Le tre porte d'accesso (Porta Perugina, Porta Eugubine e Porta del Giglio) immettono nello splendido scenario dell'abitato, costituito da un continuo susseguirsi di vicoli, antichissimi palazzi in pietra e stretti cunicoli. Di grande interesse è la Chiesa Parrocchiale della Madonna Assunta, costruita prima dell'anno 1000. L'imponente campanile costituisce il punto più alto del paese. All'interno vi sono un bell'organo ed il trittico di Matteo da Gualdo, oltre ad un'abside decorata dal pittore Alessandro Bianchini. Il restante centro abitato è occupato da particolari edifici, recentemente restaurati, che un tempo costituivano la sede di attività artigianali e commerciali. Nella parte più moderna di Casacastalda si trova un delizioso parco pubblico che unisce il centro storico con il grazioso Santuario della Madonna dell'Olmo, ricco di affreschi (collocati soprattutto nella cappella) datati 1486 e 1488. Il profondo senso religioso radicato nella popolazione del luogo ha reso questo Santuario un importante luogo di culto, legato all'apparizione della Madonna nel 1484. Il territorio di Valfabbrica è inoltre composto da piccoli borghi e frazioni. Il primo che s'incontra è Giomici, un antico castello sorto su di un colle prima dell'XI secolo. Oggetto di continue lotte tra Assisi, Perugia e Gubbio, venne ceduto a quest'ultima da Federico Barbarossa nel 1160. Cittadina munita ancora delle vecchie mura di cinta, della roccaforte e di due torrioni guelfi, Giomici, nel cui centro si può ammirare una chiesa dedicata a S. Michele Arcangelo, è situata proprio sopra il Lago di Valfabbrica. Nelle vicinanze si trova poi la frazione di Monteverde; nato col nome di Monte Adone, il Castello fu per molti anni al centro delle dispute tra Assisi e Perugia e, soprattutto nel 1200, attraversò un periodo di grande prosperità. A soli due chilometri da Valfabbrica sorge il borgo di Poggio S. Dionisio, posto sulla sommità di un colle. In passato il borgo rivestì il ruolo di baluardo del Comune di Assisi; ancora oggi nel centro abitato sono visibili i segni della fortificazione delle mura e della torre civica. Il Poggio sembra essere stato abitato dalla famiglia dei Baglioni di Perugia. Merita un cenno anche il paesino di Collemincio, nato alla fine del X secolo sul disfacimento della contea di Nocera Umbra. Il castello fu lungamente conteso tra le signorie locali fino al 1929, anno della sua annessione al Comune di Valfabbrica.





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