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Storia di Fossato di Vico |

Abbazia e Chiesa di San Benedetto<br>
Sorta nel XIV secolo, questa Abbazia benedettina è tuttora ben conservata. La facciata, su cui è incisa la data di edificazione, 1337, si fregia di due portali ogivali e di una monofora trilobata.
L'interno si compone di una navata centrale a tutto sesto e di due cappelle laterali con volta a crociera. Numerosi erano gli affreschi che abbellivano le pareti della chiesa anche se, purtroppo, oggi ne rimangono molto pochi. Tra questi, quasi tutti tre - quattrocenteschi di scuola eugubina, spicca quello raffigurante Urbano V: si tratta probabilmente del più antico ritratto di Papa mai rinvenuto. La parte abitativa dell'abbazia vera e propria è stata di recente ristrutturata ed ampliata.
Chiesa della Piaggiola<br>
La chiesa, risalente al secolo XV, era anticamente la sede del Monte di Pietà. L'interno, un unico ambiente con volta a botte, custodisce preziosi affreschi, molto ben conservati, databili intorno agli inizi del '400 e riferibili all'eugubino Ottaviano Nelli e alla sua scuola.
Chiesa di San Cristoforo<br>
La chiesa fu costruita sul finire del secolo XIII e dipendeva dal Monastero Camaldolese di Fonte Avellana. L'interno ha una copertura a capriate lignee con abside poligonale, realizzata in stile gotico, movimentata da cinque profondi costoloni che la suddividono in altrettanti spazi.
Dopo essere stata lasciata in grave stato di abbandono per circa un secolo, un'attenta e recente opera di restauro ha fatto venire alla luce preziosi frammenti di affreschi tre - quattrocenteschi.
Carceri e Antiquarium Comunale<br>
Nel palazzo che un tempo ospitava le carceri è stato ricavato l'Antiquarium Comunale, un museo che ospita una preziosa collezione di oggetti e documenti antichi. Tutti i reperti sono affiancati da pannelli e didascalie che ne facilitano la lettura, documentando il sito di provenienza di ogni singolo pezzo. Si tratta per lo più di manufatti quasi tutti di età romana, dall'età repubblicana all'età tardo imperiale. Il percorso museale si articola in due sale: nella prima sono esposti reperti preromanici provenienti dagli scavi di Aja della Croce, di località le Cese, di Categge e di Fossato; nella seconda sala si conservano materiali di epoche diverse provenienti dal territorio circostante.
Pregevoli e ricchi di significato storico e archeologico un frammento statuario rappresentante Venere ed un'iscrizione con dedica a Marte.