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Situata in pianura, in un punto strategico della Valle Umbra, la città di Foligno deve gran parte della sua fortuna nel corso della storia alla sua posizione di perfetta centralità lungo la via Flaminia; esattamente equidistante da Roma e da Fano, la Città della Quintana svolge da sempre un'importantissima funzione di cerniera tra il Mar Tirreno ed il Mar Adriatico, rappresentando così il simbolo stesso dell'Umbria, Regione centrale per eccellenza. Secondo un'antica tradizione, Foligno può inoltre fregiarsi del titolo di "Centro del Mondo": il fatto che il bacino del Mediterraneo rappresentasse fino a pochi secoli fa tutto il mondo conosciuto, e che la penisola italiana occupi una posizione centrale all'interno del Mediterraneo stesso, ha fatto sì che la posizione di centralità di Foligno potesse essere allargata anche aldilà dei confini nazionali.
Per giungere in auto nel comprensorio folignate tramite l'Autostrada del Sole A1 è necessario imboccare l'uscita Valdichiana se si proviene da Nord o l'uscita Orte nel caso si provenga da Sud; è altresì possibile utilizzare l'Autostrada Adriatica A14, uscendo in questo caso a Civitanova Marche e proseguendo come da indicazioni stradali. Per chi volesse raggiungere Foligno trovandosi già in Umbria, la Superstrada E45 Cesena - Orte, che attraversa longitudinalmente tutta la regione, rappresenta il punto di riferimento principale. Ottimi risultano essere i collegamenti ferroviari, che permettono di raggiungere Foligno tramite le linee Firenze-Roma (fermata Terontola), Roma-Orte-Firenze ed Ancona-Foligno. A 30 km. da Foligno è anche presente un Aeroporto Regionale (il S. Egidio); l'Aeroporto Internazionale "Leonardo da Vinci" di Roma dista circa 180 km.
Il borgo prende origine da antiche popolazioni umbre, sottomesse a Roma nel 296 a.C. a seguito della battaglia del Sentino. La costruzione della via Flaminia, a partire dal 220 a.C., fu, come già accennato, l'evento determinante per le successive fortune di Foligno. Il console Caio Flaminio fondò infatti il municipio romano di Forum Flaminii proprio lungo la strada che da lui prese il nome, a circa 3 chilometri sulla destra del fiume Topino; successivamente gli abitanti di questo borgo si unirono a quelli che, scampati alle distruzioni ed ai saccheggi di altre popolazioni, oltre che ai numerosi terremoti, si erano insediati in prossimità del luogo dove era stato sepolto il martire cristiano San Feliciano, evangelizzatore della Valnerina. Il luogo prese di volta in volta i nomi di Castrum Sancti Feliciani, Civitas Nova Fulginii (in onore della dea tutelare Fulginia) ed infine Foligno. Nell'Alto Medioevo la città subì le devastazioni perpetrate da Ungari e Saraceni e venne inglobata dal Ducato Longobardo di Spoleto. Nel corso del XII sec. Federico II provvide a strapparla alla crescente influenza politica della Chiesa, trasformandola in caposaldo ghibellino e confermandole i privilegi già acquisiti su Montefalco e Bevagna. Agli inizi del XIII sec. Foligno passò sotto il dominio della chiesa: fu questo un periodo di grandi trasformazioni ed ampliamenti urbanistici, presupposto essenziale per l'insediamento di nuove attività commerciali. Nel 1227 Corrado Guiscardo riportò al potere i Ghibellini, costringendo così Foligno a sostenere numerose guerre difensive con i comuni vicini, in gran parte legati alla Guelfa Perugia. Nel 1305 Rinaldo Trinci ottenne la signoria della città, inaugurando un'epoca particolarmente importante per la città. Sotto la dinastia dei Trinci Foligno estese il proprio dominio su molti centri di rilievo della zona, tra cui Spello, Montefalco, Bevagna, Assisi, Giano, Trevi e Nocera. A seguito dell'uccisione di Niccolò Trinci nel Castello di Nocera (1424) fu comunque necessario l'intervento delle truppe pontificie che, nel 1439, occuparono Foligno ponendo fine alle efferate vendette di Corrado III Trinci e stabilendo un controllo diretto da parte della Santa Sede.
Particolarmente importante e ricca di futuri sviluppi culturali ed economici per la città fu l'introduzione dell'arte della stampa e della tipografia, dovuta al folignate Orfini ed al magontino Numeister (1470); nel 1472 fu pubblicata a Foligno la prima edizione della Divina Commedia di Dante Alighieri.
I secoli XVI e XVII videro un progressivo consolidarsi della vocazione commerciale della città e l'impiego di ingenti capitali destinati alla bonifica a fini agricoli della pianura circostante ed all'abbellimento del centro storico con nuove costruzioni signorili e giardini "all'italiana", che tuttora danno a Foligno quella caratteristica impronta barocca che la differenzia dalla maggior parte degli altri centri storici umbri.
La storia successiva vede Foligno inclusa nella Repubblica Romana e successivamente inquadrata nel Dipartimento del Trasimeno in epoca nepoleonica nel periodo che va dal 1799 al 1814, poi coinvolta nei moti risorgimentali del 1831 e 1848. Nel 1860 Foligno fu infine annessa all'Italia unita e definitivamente sottratta al governo pontificio.