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Il Comune di Campello sul Clitunno sorge nella parte sud-orientale dell'Umbria, tra Spoleto e Foligno. Il piccolo territorio comunale di Campello è composto da villaggi e castelli sparsi nella campagna circostante, e comprende una popolazione totale di circa 2300 abitanti.
La cittadina, di probabile origine romana, venne fondata sui resti di un castello, eretto nel 925 da Rovero, Barone di Champeux. Nel 1390, dopo essere stato distrutto ed in seguito sottomesso dallo spoletino Pietro Pianciani, il Castello passò sotto il controllo della famiglia dei Campello. Questi ultimi, da cui il paese trarrà in seguito il nome, furono signori del castello fino alla sua sottomissione alla Chiesa. Campello sul Clitunno fece in seguito parte del Ducato di Spoleto, del quale seguì le sorti per un lungo periodo.
Il piccolo centro umbro era già conosciuto al tempo degli antichi Romani, grazie all'importanza delle sue fonti che Properzio, Virgilio, Silio Italico e Plinio il Giovane prima, George Byron, Corot e Carducci poi, celebrarono all'interno delle loro opere. Le sorgenti del Clitunno, prima di incanalarsi nell'omonimo fiume (che getta le sue acque nel Topino, nel Chiascio, ed infine nel Tevere), si allargano in una deliziosa distesa pianeggiante, circondata da rive erbose, alti pioppi e salici piangenti. All'interno di questo scenario da favola si trova un delizioso laghetto formato dalle famose acque della sorgente. Anticamente le acque del fiume e del lago erano molto più abbondanti, tanto che l'imperatore Caligola più volte risalì il percorso del fiume con il suo battello. Queste stesse acque erano sacre ai Romani che, lungo il corso del fiume, eressero templi, ville e terme, in onore di Clitumno, Dio delle messi.