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Cosa visitare a San Gemini | Sito ufficiale del comune di San Gemini | Agriturismo San Gemini |

La tradizione vuole che il nome San Gemini derivi da un Santo proveniente dall'Oriente, di nome Yemin, che svolse in questi luoghi la sua opera di evangelizzazione. San Gemini, o meglio la collina su cui sorge l'attuale centro urbano, è stata sicuramente abitata sin dall'epoca romana. Probabilmente fu all'inizio uno dei vari agglomerati che si formarono, intorno a Carsulae, sulla Via Flaminia, che poi si ingrandì ulteriormente dopo il definitivo abbandono di Carsulae stessa. San Gemini assunse comunque solo nel periodo medioevale la fisionomia urbanistica che ancora oggi sostanzialmente conserva, con le sue mura, le sue torri fortificate e le sue porte.





La prima iscrizione certa su San Gemini risale al 1036, per la fondazione dell'Abbazia di San Nicolò. Nel 1119 figura come Gastaldato del Comune di Narni ed appare sicuramente soggetta al Comune più grande; la sua importanza sarebbe però gradatamente cresciuta sino all'indipendenza completa da Narni, e sino a divenire a tutti gli effetti "libero Comune", con una propria amministrazione e con tutte le magistrature e le istituzioni tipiche di Comuni del tempo, grazie alla politica di Papa Innocenzo III. Nel 1381 San Gemini strinse un'alleanza con la fortissima città di Perugia e successivamente, nel 1530, venne concessa in feudo agli Orsini dal Papa Clemente VII, così come testimoniano gli "Statuti" del 1568. Nel 1722 si ebbe infine il passaggio dagli Orsini alla potente famiglia dei Santacroce. Oggi San Gemini è una cittadina ricca di storia, oltre che importante centro culturale ed artistico, come testimoniano i numerosi monumenti presenti nel territorio; la sua notorietà in ambito internazionale è assicurata dalla presenza di una sorgente di acqua minerale, sfruttata sin dal 1889 e famosa per le sue proprietà curative, oltre che dalla posizione geografica, che permette di raggiungere facilmente e velocemente i luoghi più belli e celebrati dell'Umbria.