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Storia di Orvieto |

Il Duomo<br>
Costruito a partire dal 1263 per volere del pontefice Urbano IV a seguito del miracolo del sangue che sgorgò dal pane benedetto mentre un prete boemo celebrava la messa nella Basilica di S. Cristina a Bolsena, si presenta con una meravigliosa facciata gotica, un grande polittico ricco di pregiate decorazioni a mosaico e di raffinati bassorilievi. L'interno conserva un' atmosfera particolarmente suggestiva ed importanti opere, tra cui spicca la Cappella di S. Brizio, strutturata con volte a crociera; gli affreschi alle pareti, iniziati da Frà Giovanni da Fiesole, furono completati da Luca Signorelli. Nel transetto è possibile ammirare una Pietà del XVI sec., opera di Ippolito Scalza.
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Palazzo dei Sette <br>
Sono molto poche le informazioni storiche concernenti l'origine di questo bellissimo palazzo. Fu fatto probabilmente costruire nei primi decenni del 1300 sopra una struttura preesistente. Questo sarebbe dimostrato dalla presenza della Torre del Moro, sicuramente più antica, all'interno del complesso edilizio. L'opera doveva servire come sede per la Magistratura dei Signori Sette.
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Chiesa di Sant'Andrea<br>
La Chiesa fu costruita nel periodo che va dal secolo XI al XII. Edificata su di un Tempio preesistente, rappresenta un pregevole esempio d'arte romanica. Si fregia di un grazioso porticato, posto sul lato sinistro, è di una torre campanaria dalla caratteristica base dodecagonale. Le colonne presenti all'interno risalgono probabilmente al II secolo. La chiesa ospita numerosi affreschi risalenti ai secoli XIV e XV.
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Chiesa di San Domenico<br>
Fu costruita nel secolo XIII in uno stile che rappresenta la transizione tra il romanico e il gotico. All'interno della Chiesa è situato il Monumento Funebre al cardinale de Braye, attribuito ad Arnolfo di Cambio.
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Chiesa di San Giovenale <br>
E' situata sul bordo della Rupe, fuori dal centro abitato. Bellissima nella sua semplicità, domina la valle dal secolo XI. Per la sua posizione, lontano dai rumori cittadini, è spesso sede elettiva per mistici raccoglimenti.
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Il Pozzo di San Patrizio<br>
Si tratta di una singolare opera di ingegneria idraulica voluta nel 1527 dal papa Clemente VII, rifugiatosi ad Orvieto dopo il sacco di Roma. Il pozzo doveva servire per approvvigionare la Rocca dell'Albornoz in caso di guerra. Il progetto fu affidato ad Antonio da Sangallo il Giovane ed il pozzo fu terminato nel 1537. L'opera, che originariamente si chiamava Pozzo della Rocca, scende fino a 62 metri di profondità e si caratterizza per la singolare struttura: consta di due scalinate a doppia elica sovrapposte, studiate per facilitare il trasporto dell'acqua.
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Palazzo Soliano, Museo dell'Opera del Duomo e Museo d'Arte Moderna Emilio Greco<br>
Il palazzo, costruito nel 1262 in stile Gotico, era destinato a divenire sede papale. L'opera originaria subì diverse ristrutturazioni. Nel 1297, per volontà di Papa Bonifacio VIII, vennero sacrificate la loggia e la scalinata per fare spazio ad un salone per le udienze pontificie. Risale al 1304, invece, la costruzione del piano rialzato e dei suoi particolari merli.
Il palazzo ospita oggi due importanti Musei. Al primo piano è situato il Museo dell'Opera del Duomo che ospita numerosi affreschi, sculture e dipinti a partire dal 200. Assai pregevoli, ad esempio, alcune terrecotte invetriate di Della Robbia. Si possono inoltre ammirare opere del Martini, dei Pisano, del Maitani e del Mochi. Scendendo al pianterreno, invece, si entra nel Museo d'Arte Moderna. Questo fu inaugurato nel 1991 e raccoglie una collezione di opere scultoree e pittoree di Emilio Greco, da lui stesso donate al Comune di Orvieto. Questo autore era già caro agli orvietani per aver realizzato le porte bronzee del Duomo.
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Palazzo del Capitano del Popolo <br>
Venne costruito nel secolo XII in stile Gotico ed aveva, in origine, la funzione di ospitare le riunioni dei consigli popolari. Solo più tardi divenne la sede del Capitano del Popolo. Oggi l'imponente struttura è adibita a sede congressuale ed espositiva; altamente funzionale, è adatta per convegni di livello elevato. Nonostante la copiosa opera di restauro, terminata nel 1990, il palazzo rimane uno degli spazi più suggestivi della città: è un ambiente unico, prestigioso e molto suggestivo. Sono stati preservati tutti gli aspetti monumentali e architettonici del palazzo, soprattutto il particolare disegno delle finestre.
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Teatro Mancinelli<br>
L'opera fu iniziata nel 1844 per volere del popolo, costituitosi appositamente in consorzio. Il progetto fu affidato all'architetto Santini, fatto venire da Perugia. L'opera però non fu portata a termine e, dopo 11 anni, venne affidata ad un altro architetto, un certo Virginio Vespignani, che modificò in parte il progetto originale per renderlo più vicino al proprio stile. All'interno si possono ammirare numerosi affreschi di Pietro Angelini, dell'Accademia di san Luca in Roma, e di Cesare Fracassini. A quest'ultimo si deve anche il sipario, una riproduzione della cacciata dei Goti da Orvieto avvenuta nel 538 d.C. ad opera di Belisario. La struttura, inaugurata nel 1866, venne intitolata al famoso compositore e direttore d'orchestra Luigi Mancinelli, naturalmente orvietano. Da subito il teatro fu meta di numerosi artisti della lirica che lo vedevano come il biglietto da visita per il successo. Esso era infatti un piccolo gioiello di architettura acustica e ancora oggi, dopo lunghi lavori di restauro, rappresenta un fiore all'occhiello nella vita culturale della città e dell'Umbria.
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La Città Sotterranea<br>
Sotto la città, così ricca di storia e così viva, si nasconde un'altra Orvieto, certamente meno dinamica ma sicuramente altrettanto interessante. Non può certo vantare molti monumenti, o chiese, o musei, ma nessuno la batte in quanto a memoria. Con le sue molteplici grotte, giorno dopo giorno, permette di ripercorre le vicende degli Etruschi e dei Romani, e lascia libera la fantasia di immaginare scene di vita quotidiana così come potevano svolgersi nel Medioevo o nel Rinascimento. E' un interessantissimo viaggio sotterraneo alla ricerca di cunicoli, cisterne, cave, gallerie e antichi frantoi sotterranei scavati dall'uomo.
(Per informazioni sulle visite guidate alla Città Sotterranea, organizzate dalla soc. Speleotecnica, telefonare allo 0763/344891; partenze previste da Piazza Duomo, 24, tutti i giorni alle 11 e alle 16)





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