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Le origini del paese si perdono nel tempo. Probabilmente i primi stanziamenti in loco risalgono all'epoca etrusca, se è vero che le grotte dette della Madonna della Maestà sono colombari, ovvero sepolcreti a carattere rurale di modeste dimensioni. Già al tempo dei Romani, comunque, Ficulle costituiva un importante nodo per il controllo della Via Cassia; lo stesso nome è probabilmente derivante dal termine latino figulus (vasaio). Il centro abitato vero e proprio, con le relative fortificazioni, è comunque un "prodotto" chiaramente medioevale. In questo periodo (XIII-XIV secolo) Ficulle si va configurando come un territorio importante nell'ambito del dominio orvietano, possedimento dei Filippeschi prima e dei Monaldeschi poi. Nonostante le possenti mura e le due rocche poste a guardia del centro abitato, venne più volte saccheggiata, nel corso del XIV secolo, a seguito di contese dinastiche, tanto che questo è ricordato come il momento più turbolento della sua storia. Nel 1461 Orvieto con il suo territorio, e quindi anche Ficulle, passa sotto il dominio dello Stato della Chiesa; si apre un periodo di pace e ricostruzione: il borgo acquista una fisionomia più autonoma e si amplia territorialmente. La storia più recente registra la visita di due Papi, Gregorio XVI (1841) e Pio IX (1857) ed il passaggio di Giuseppe Garibaldi, che pernottò in un campo presso il Borgo di Sotto, che da lui prese il nome. Ancor oggi la cittadina si offre al turista in veste medioevale e mantiene intatto, entro le mura, un groviglio di vicoli e piazzette. Ficulle deve la sua popolarità alle botteghe artigianali nelle quali, oggi come nella più remota antichità, vengono realizzati interamente a mano gli utensili di "coccio" per la casa, fatti di argilla lavorata al tornio e cotta nel forno a legna; è infatti nota come il paese delle terracotte. Tra queste, caratteristica per la forma è la truffa, vaso insolitamente rigonfio che inganna sul suo contenuto. Una tale ricchezza di "strumenti" per la cucina non poteva non sviluppare una cucina tradizionale fatta di ingredienti semplici e genuini: crostini di fegato, tagliatelle al sugo di oca, "umbrichelle", arrosti e "arrabbioni", torte di noci, oltre all'ottimo olio extravergine d'oliva ed al vino locale, rappresentano un motivo in più per una piacevole sosta a Ficulle.