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Storia di Castel Ritaldi |

La cittadina di Castel Ritaldi si affermò come potente centro agricolo, situato nella piana di Spoleto, proprio nella piccola valle del fosso Rovicciano. L'intero territorio è punteggiato da castelli di collina, costruiti a difesa della vallata; originale per la collocazione geografica è certamente il magnifico castello di pianura fatto costruire nel 1376 dal cardinale Albornoz, un tempo il più importante del territorio di Trevi. Il Castello sorge in località Castel S. Giovanni ed ospita, in agosto, un manifestazione denominata Sfida di Albornoz, originale rievocazione a metà fra storia e tradizione popolare; nello stesso periodo è aperta, all'interno del Castello, un'ormai famosa taverna.
Poco fuori del centro abitato di Castel Ritaldi s'incontra la Pieve di S. Gregorio, del 1141, caratterizzata da una splendida facciata e da un altrettanto interessante portale sormontato dall'ampio rosone, abbellito da varie incisioni sacre. All'interno della Pieve si può invece ammirare un frammento scultoreo murato sulla parete di destra risalente al periodo romano.
Nella Chiesa di S. Quirico è importante ricordare il ritrovamento della lex lucaris, definita come la "prima legge ecologica " della storia. Essa, infatti, proibisce il taglio degli alberi in un bosco sacro dedicato a Giove. Tra i Castelli presenti nel luogo, da ricordare il Colle del Marchese, che venne più volte conteso tra le città di Spoleto e Foligno, fino a cadere sotto il controllo della famiglia Parenzi di Spoleto. Oggi il Colle conserva ancora resti di mura ed un'antica torre quadrangolare di difesa trasformata in torre campanaria.
Non lontano dal paese è possibile ammirare il bel Santuario Madonna della Bruna, uno spettacolare esempio di architettura rinascimentale bramantesca, edificato proprio sulla riva del torrente Tatarena. Secondo la leggenda, nel lontano giugno del 1506 in questo luogo si compì un miracolo: un gruppo di fedeli che si recava a venerare le sacre spoglie della Beata Chiara della Croce sostò all'ombra, proprio in riva al torrente; alzatisi per riprendere il cammino, non riuscirono a risollevare lo stendardo se non dopo aver fatto dipingere sul muro della chiesa l'immagine rappresentata sullo stendardo stesso. Il giorno dopo, quando il pittore si recò sul luogo per terminare il lavoro, vide che esso era stato ultimato per mano divina. Con decreto del 30 agosto 1510, il vescovo Eroli concesse alla comunità di Castel Ritaldi il permesso di erigere un santuario sul luogo del miracolo. La Chiesa è ad un'unica navata a croce, circondata da tre absidi di stesse dimensioni. L'altare maggiore è posto a sostegno del muro, decorato con un ampio affresco raffigurante la Madonna della Bruna attribuito a Tiberio di Diotallevi di Assisi. Ai lati dell'altare due stemmi scolpiti: lo stemma del Comune e quello dei Medici. Gli affreschi del catino absidale sono opera di Pier Matteo Piergili.
Salendo fino al Castello del capoluogo, altre leggende, anche se non più religiose, riportano alla memoria la celebre figura di Lucrezia Borgia; all'interno dell'antico borgo, cinto dalle mura castellane, è possibile visitare i luoghi e la casa, ormai privata, dove Madonna Lucrezia conduceva i suoi amanti. Il periodo migliore per rivivere l'atmosfera di quei tempi è sicuramente l'ultima settimana di fine luglio, quando si svolge il Palio del Fantasma, rievocazione storica che ha in Lucrezia Borgia la vera protagonista: cavalieri che si sfidano in suo onore, rioni e contrade che gareggiano per lei ed offrono vino e deliziose carni, durante banchetti che finiscono in vere e proprie orge di divertimento. Chi, invece, voglia più sobriamente assaggiare olio e non vino, può chiedere dei Molinari del Colle del Marchese; oltre a raccontare la propria leggenda, quella del Marchese ribelle, essi saranno lieti di far provare al visitatore il gusto semplice e fruttato di un olio il cui sapore racchiude l'intera tradizione contadina e la cultura dell'olivo, così importante e preziosa in queste terre.





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